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Le uniformi attraverso le immagini

Austria
[Ulano13] Maggiore degli ulani austriaci, epoca 1869. Foto di Josef Lorenz, Josefstadt (Boemia).

L'uniforme, descritta solo nel 1867, è quella introdotta nel reggimento 'Conte di Trani N° 13', così definito nel 1862 ma formatosi all'inizio del 1860. La giubba, denominata 'ulanka', è di colore blu chiaro per tutti e 13 i reggimenti mentre i pantaloni sono rosso robbia solo per i reggimenti N° 8, 11 e 12. I bottoni gialli di ottone distinguono i reggimenti N° 1, 2, 4, 5, 12 e 13 dagli altri 7 reggimenti che hanno in dotazione bottoni bianchi di stagno.

[Ulano65] Sottotenente degli ulani austriaci con l'uniforme antecedente al 1867 (fotografo anonimo). L'elegante gualdrappa rossa era stata sostituita da una pelle di agnello nera nel 1860.

Le immagini in esterni, fuori dallo studio fotografico, sono piuttosto rare. I lunghi tempi di posa e la luce del sole richiedevano una perizia tecnica altamente qualificata. Ogni minima mossa avrebbe reso sfuocata l'immagine. Il cavallo sembra essere stato perfettamente addestrato alle necessità del fotografo.

[Ulano60] Capitano degli ulani in uniforme di quartiere, foto M.L. Winter - Praga, 1863.

E' l'uniforme della metà 800 di colore verde bottiglia. I calzoni grigi con rinforzi in pelle si adattano meglio alle necessità del servizio a cavallo. I paramani a punta ed il colletto sono rossi per tutti e 12 i reggimenti (13 dal 1860).

[Ulano65] Sottotenente degli ulani, foto M.L. Winter - Praga, 1862.

Qui si possono notare tutte le caratteristiche dell'uniforme da parata. Il pettorale (o pettiglia) è dello stesso colore rosso del colletto e dei paramani. Tanto la pettiglia (Revers) che la fusciacca (Pass) verranno soppressi nel 1865. La czapka che si vede posata sul tavolino, è del modello precedente a quello del 1862 che si contraddistingueva da un imperiale più inclinato.

 
Piemonte
(Le foto sono tratte dall'archivio Parpani-Lodi che amabilmente ringrazio per la sua disponibilità e cortesia)
[cavalleggeri] Ufficiale del reggimento Cavalleggeri di Monferrato, nome assunto nel 1850 dai tre squadroni guide a cavallo istituite il 12 settembre 1848. Periodo 1860 circa allorché i cavalleggeri sono denominati lancieri.

La tunica di colore turchino, adottata nel 1843, rimarrà in vigore fino al 1872. Nel 1850 sulla goletta (così era denominato il colletto a quell'epoca), del colore della tunica, venne applicata una 'mostra' a tre punte di colore diverso per ciascun reggimento. Il colore assegnato a Monferrato, mostre, pistagna (cioè le filettatura) ai paramani e chepì, fu il cremisi. Sui pantaloni di colore bigio (grigio) era applicata una doppia banda di colore distintivo (cremisi per Monferrato) per gli ufficiali, turchino scuro per la 'bassa forza' di tutti i reggimenti.

[cavalleggeri] Il colonnello Cravetta di Villanovetta dei Lancieri di Novara (fino al 1860 Cavalleggeri di Novara; prima ancora denominato Novara Cavalleria). Suo colore distintivo: bianco (mostre, kepì e bande ai pantaloni degli ufficiali).

Armamento (1852) lancia, pistolone e sciabola per caporali e soldati, pistola per sottufficiali e trombettieri

[] Armando Farini ufficiale di Stato Maggiore. Fratelli Alinari – Firenze
[cavalleggeri] Il capitano Gerolamo Avogadro, comandante del 2° squadrone del reggimento Cavalleggeri di Monferrato, ebbe la medaglia d'oro per i fatti di San Martino il 24 giugno 1859.
[granatieri] Il colonnello Poulé del reggimento Granatieri. Per lo stile, la posa e l'uniforme tale ricorda il dipinto del colonnello Redaelli, comandante del 50° reggimento fanteria e già combattente all'assedio di Venezia nel 1849.