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Ufficiale del reggimento Cavalleggeri di Monferrato, nome assunto nel 1850 dai tre squadroni guide a cavallo istituite il 12 settembre 1848. Periodo 1860 circa allorché i cavalleggeri sono denominati lancieri. La tunica di colore turchino, adottata nel 1843, rimarrà in vigore fino al 1872. Nel 1850 sulla goletta (così era denominato il colletto a quell'epoca), del colore della tunica, venne applicata una 'mostra' a tre punte di colore diverso per ciascun reggimento. Il colore assegnato a Monferrato, mostre, pistagna (cioè le filettatura) ai paramani e chepì, fu il cremisi. Sui pantaloni di colore bigio (grigio) era applicata una doppia banda di colore distintivo (cremisi per Monferrato) per gli ufficiali, turchino scuro per la 'bassa forza' di tutti i reggimenti. |
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Il colonnello Cravetta di Villanovetta dei Lancieri di Novara (fino al 1860 Cavalleggeri di Novara; prima ancora denominato Novara Cavalleria). Suo colore distintivo: bianco (mostre, kepì e bande ai pantaloni degli ufficiali).
Armamento (1852) lancia, pistolone e sciabola per caporali e soldati, pistola per sottufficiali e trombettieri |
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Armando Farini ufficiale di Stato Maggiore. Fratelli Alinari – Firenze |
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Il capitano Gerolamo Avogadro, comandante del 2° squadrone del reggimento Cavalleggeri di Monferrato, ebbe la medaglia d'oro per i fatti di San Martino il 24 giugno 1859. |
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Il colonnello Poulé del reggimento Granatieri. Per lo stile, la posa e l'uniforme tale ricorda il dipinto del colonnello Redaelli, comandante del 50° reggimento fanteria e già combattente all'assedio di Venezia nel 1849. |