Sono più o meno descritti alcuni degli avvenimenti bellici succedutisi nelle tre guerre d'indipendenza, ma la documentazione tocca anche i fatti del settecento e di epoca napoleonica (non si finisce mai di curiosare nel passato). Ma il primo vero interesse riguarda il 1859, un breve ma intenso periodo storico in cui l'Armée d'Italie di Napoleone III, con le grandi battaglie di Magenta e di Solferino, riportò sull'Austria quelle vittorie mancate all'esercito Piemontese (divenuto poi Italiano). Tra l'altro l'Italia vanta a S. Martino una vittoria costosissima in termini di vite umane, ma fu proprio una vittoria? In realtà una sola divisione austriaca bloccò per l'intera giornata l'intera armata sarda, ritirandosi solo quando i Francesi, vittoriosi a Solferino, le erano ormai alle spalle. I contingenti italiani dell'armata imperiale non si guadagnarono certo fama di valorosi combattenti, ma pochi anni dopo, sui campi di battaglia della Boemia, i reggimenti veneti dettero un largo contributo di sangue, vittime della già ben oliata macchina bellica prussiana che qualche tempo dopo schiaccerà la Francia ritenuta all'epoca la forza militare più potente d'Europa.artiglieria nel 1866 Era il 1866 e a Custoza per il nuovo esercito italiano si consumava per la seconda volta dopo il 1848, un dramma mitigato solo dalle vittorie riportate proprio dai Prussiani nel teatro d'operazioni principale. Ecco ancora una volta come la storia dell'Austria si intreccia con quella di popolazioni italiane che per essa combatterono e morirono.

La guerra contro la Danimarca è un altro periodo sconosciuto della nostra storia, nostra perché vi parteciparono alcuni reggimenti veneti, tra l'altro ritratti in una foto d'epoca. "Voi avete il compito di rappresentare le armi austriache in terre lontane." Queste le parole di commiato dell'imperatore Francesco Giuseppe al reggimento in partenza per il nord.

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Fonti utilizzate:
  • Archivi di Stato
  • Biblioteche
  • Musei e collezioni