Esercito Francese

Aggiornamento del 01.06.2001

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  "La Garde impériale est rétablie (La Guardia imperiale è ricostituita)", questo l'articolo primo del decreto 1° maggio 1854. L'imperatore dei Francesi Napoleone III, tenta così di allineare le istituzioni militari francesi sulla falsariga di quelle del Primo impero.
 Questa spettacolare iniziativa risponde inoltre al bisogno di disporre di riserve, nozione questa non intesa nel senso di un aumento degli effettivi dell' 'armée' in caso di mobilitazione: l'idea di un servizio universale e obbligatorio che tale misura lascerebbe supporre, a quell'epoca non interessa nessuno. Invece, al momento della creazione della Guardia, il maresciallo Vaillant farà emergere il fatto che l'esercito, per conseguire la vittoria, non possedeva più riserve atte ad essere impiegate sul campo di battaglia nei momenti più critici. In caso di bisogno, i generali erano costretti allora ad operare dei prelevamenti "ad hoc" tra le truppe scelte disponibili che essi comandavano.
  Queste riserve mancavano dunque di omogeneità e di spirito di corpo senza contare che le unità, private dei migliori effettivi, risultavano immancabilmente disorganizzate.

  Il testo del 1° maggio 1854 crea 2 reggimenti di granatieri e 2 di volteggiatori, ciascuno di 3 battaglioni da 8 compagnie (il numero dei battaglioni passerà a 4 il 17 febbraio 1855).
Se per i volteggiatori non era prevista un'altezza minima, per entrare nei granatieri invece non si doveva misurare meno di 1,76 metri.

  Inviata in Crimea a rinforzare il corpo di spedizione alleato contro i Russi, la Guardia paga un alto tributo di sangue davanti Sebastopoli: nel giro di alcuni minuti il 2° volteggiatori perde 565 uomini su 1212, dei 230 ufficiali che partecipano all'assalto, 140 sono messi fuori combattimento.

  Dimostrata così la validità del suo ruolo di riserva, la Guardia viene rinforzata dall'imperatore che, il 20 dicembre 1855, decreta la formazione del 3° reggimento di granatieri e dei reggimenti 3° e 4° di volteggiatori.

  Inviata in Italia nel 1859, la Guardia partecipa alle battaglie più sanguinose non più come riserva ma come unità di prima linea. Il 4 giugno a Magenta le perdite sono pesanti per il 3° reggimento granatieri, il doppio di quelle sofferte dal 2° reggimento. Alcuni testimoni oculari sono scioccati nell'udire il colonnello d'Alton, comandante di quest'ultimo reggimento, accomiatarsi dal colonnello Douay del 2° volteggiatori con queste parole: "Se avessi avuto 100 uomini uccisi in più, sarei diventato generale".

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