Nel 9 dopo Cristo, nella Selva di Teutoburgo, l'impero romano sotto Augusto subì, per opera del capo dei Germani Arminio, una delle più gravi sconfitte militari della sua storia. Tre legioni, al comando del governatore della Germania, Quintilio Varo, vennero annientate perdendo tutti gli effettivi, i loro capi, le insegne, tutte e tre le aquile. Quelle tre legioni non verranno più ricostituite e i numeri XVII - XVIII e XIX, rimarranno solo un vuoto destinato a far perdurare il ricordo di una bruciante sconfitta.
Le 25 legioni rimaste diventarono 27 nel 43 d. C., all'epoca della conquista della Britannia, per diminuire di nuovo nel 69 d. C., quando solo 2 legioni rimpiazzarono le originarie 4 della Germania, scomparse nel turbinio delle guerre civili. Occorrerà attendere il regno dei Flavi per vedere aumentato il loro numero e, con la costituzione della 1a Minervia sotto Domiziano, venne finalmente raggiunta la cifra delle 30 unità.
Ma anche all'epoca della massima espansione dell'impero, il numero delle legioni raramente superò la soglia di 30.
Non potendo presidiare tutti i confini, le legioni venivano dislocate nei territori di recente conquista o si schieravano nei fronti più minacciati. Lungo il limes danubiano, ad esempio, stanziavano più o meno stabilmente 5 legioni in Mesia, 3 in Dacia e 4 in Pannonia. Contro i Parti ne erano schierate altre 3, denominate appunto Parthicae.
L'impegno costante che gli imperatori rivolgevano alla difesa dei confini, valeva loro l'attributo ad esempio di 'germanico' o di 'partico', ad indicare contro quale nemico essi avevano intrapreso le loro frequenti campagne militari.
Nella tabella seguente sono riportati i dati sulle legioni in base alle informazioni reperite dagli autori antichi e dalle testimonianze archeologiche.
N° | Nome | Creata da | Sede a) Nel 23 (secondo Tacito) b) Nel 180 |
Note |
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I | Germanica | Augusto | a) Germania Inferiore (Colonia, Bonna) | Sciolta dopo la rivolta di Civile |
I | Adiutrix Pia Fidelis | Nerone (68) | Germania Superiore b) Pannonia Superiore sotto Traiano. In Spagna sotto Claudio | Istituita da Galba (TAC., Hist.), I, 44). Composta da marinai ausiliari della flotta di Miseno. Devota e fedele per la sua lealtà |
I | Italica | Nerone (66) | b) Mesia Inferiore | Levata per la campagna d'Asia |
I | Flavia Minervia (Maximiniana P.F., Antoniniana) | Domiziano (83) | b) Germania inferiore (Bonna dall'83 d.C.) | Minerva (venerata da Flavio Domiziano) |
II | Adiutrix Pia Fidelis | Vespasiano (70) | Britannia nel 96 b) Pannonia Inferiore sotto Domiziano | Composta da marinai della flotta ravennate |
II | Augusta | Augusto | a) Germania Superiore b) Britannia sotto Claudio (Isca Silurum/Caerleon-on-Usk) | Chiamata anche Gallica o Sabina |
II | Italica Pia | Marco Aurelio | b) Norico | Il suo emblema era la lupa |
II | Parthica | Settimio Severo | Italia | Destinata in Oriente ma resta in Italia. Emblema centauro |
II | Traiana Fortis | Traiano | b) Egitto | La sola legione di stanza in Egitto |
III | Augusta Pia Fidelis | Augusto | Africa | Reclutata in Africa. Emblema Ercole |
III | Cyrenaica | Augusto | a) Egitto b) Arabia | Il suo nome ricorda dove prima si era distinta |
III | Gallica | Cesare | Siria | In origine era formata da veterani di Cesare. In Siria sotto Vespasiano. Nel 70 d.C. spedita in Mesia. |
III | Italica Concors | Marco Aurelio | Rezia | Reclutata in Italia. Concors perché unita nella concordia. Suo emblema la cicogna |
III | Parthica | Settimio Severo | Mesopotamia | |
IV | Flavia Firma | Vespasiano (70) | Mesia superiore con la VII Claudia(costituita in provincia autonoma sotto Domiziano) | Firma=sicura. Istituita dopo la rivolta del batavo Civile. Suo emblema il leone |
IV | Macedonica | Cesare | a) Spagna, nel 58 inviata in Asia Minore per la campagna armeno-partica, a Magonza nel 68 per la campagna contro i Batavi (sotto Claudio) | Il suo nome ricorda dove prima si era distinta. Sciolta dopo la rivolta di Civile |
IV | Scythica | prima di Augusto | a) Mesia Superiore b) Siria (sotto i Flavi) | Sostituisce la IV Macedonica. Campagne militari: contro i Parti nel 61; guerra giudaica dal 67 al 70 |
V | Alaudae | Cesare | Germania inferiore (Vetera, Mogontiacum) fino al 70 d.C. | Le 'allodole', unità scelta di Cesare, così chiamata per il pennacchio sull'elmo. Formata da Galli. Persa nell' 86-7 |
V | Macedonica Pia Fidelis | Cesare | Mesia Inferiore | Campagne militari: contro i Parti nel 61; guerra giudaica dal 67 al 70. Tornata in Mesia Inferiore dove si trovata prima con la IV Scitica |
VI | Ferrata Fidelis Constans | Cesare | a) Siria sotto Vespasiano b) Giudea sotto Adriano | 'Bardata di ferro','fedele e sicura' |
VI | Victrix Pia Fidelis | prima di Augusto | a) Spagna b) Britannia (York). Inviata sul Reno per la guerra contro i Batavi (71 d.C.) poi rimasta in Germania | 'Vittoriosa', chiamata anche Hispaniensis |
VII | Macedonica Claudia Pia Fidelis | Cesare | Mesia Superiore con la IV Flavia | 'Fedele' verso Claudio nel 42 |
VII | Gemina | Galba (68) | in Pannonia dopo il 70 b) Spagna (a partire da Vespasiano) | Composta dai resti di due legioni |
VIII | Augusta Pia Fidelis Constans | prima di Augusto | a) Pannonia Superiore b) Germania Superiore | |
IX | Hispana | prima di Augusto | a) Africa - Pannonia b) Britannia (Lindum, Eburacum). Sostituì la X Gemina a Noviomagus | Distrutta nel 61 poi ricostituita, ancora distrutta in Giudea nel 132/5 e sciolta sotto Adriano |
X | Fretensis | prima di Augusto | a) Siria b) Giudea sotto Vespasiano | Trae il suo nome dalla battaglia navale avvenuta nello stretto di Sicilia (fretum) tra Ottavio e Pompeo. Emblema il tridente. E' la vecchia X legione di Cesare |
X | Gemina Pia Fidelis | Cesare | a) Spagna sotto Augusto e Vespasiano. A Noviomagus in Germania durante la campagna contro i Batavi b) Pannonia Superiore | Costituita dai resti di due legioni |
XI | Claudia Pia Fidelis | Cesare | a) Dalmazia b) Germania poi Mesia Inferiore dopo Traiano | Vedere la VII Macedonica. Pia Fidelis nel 42 d.C. |
XII | Fulminata | Cesare | a) Siria b) Cappadocia sotto Vespasiano. Inviata a Melitene da Tito. Ha preso parte alla guerra giudaica nel 70 d.C. | Suo emblema il fulmine da cui trae il nome |
XIII | Gemina Pia Fidelis Constans | Augusto | a) Rezia b) Dacia. In Pannonia nel 70 d.C. (Petovium) | Origine incerta |
XIV | Gemina Martia Victrix | Augusto | a) Germania Superiore, Britannia (Viroconium) b) Pannonia Superiore | Vedere la X Gemina; 'Vincitrice' dopo la vittoria su Budicca nel 60 |
XV | Apollinaris | Augusto | a) Pannonia Superiore b) Cappadocia | In onore di Apollo protettore di Augusto, prediletta dall'imperatore. Campagne militari: contro i Parti nel 61; guerra giudaica dal 67 al 70. Ritorna in Pannonia. Poi in Armenia |
XV |
Primigenia | Caligola | Germania (Vetera dal 43 al 70, nel 68 a Xanten) | In onore della fortuna Primigenia di Preneste. Sciolta dopo la rivolta di Civile |
XV | Flavia Firma | Vespasiano (70) | Siria poi Cappadocia sotto i Flavi | Ricostituzione della precedente |
XVI | Gallica/Flavia Firma | Augusto/Vespasiano | a) Germania Superiore (Colonia, Novaesium) b) Siria | Distintasi in Gallia. Sciolta dopo la rivolta di Civile, risorta con vecchi legionari assumendo un altro nome |
XVII | Ottaviano | a) Germania inferiore (Nimega) | Sono le tre legioni perse nella guerra di Varo | |
XVIII | ||||
XIX | ||||
XX | Valeria Victrix | Augusto | a) Germania inferiore b) Britannia sotto Claudio (Deva/Chester) | 'Coraggiosa e vittoriosa' dopo la vittoria su Budica |
XXI | Rapax | Augusto | a) Rezia (Vindonissa), poi in Germania (Bonna) fino all'83 | 'Irresistibile'. Persa nella guerra contro i Sarmati nell'anno 100 |
XXII | Deiotariana | Deiotaro | a) Egitto b) Siria | Deiotaro era il tetrarca della Galazia |
XXII | Primigenia Pia Fidelis | Caligola | Germania Superiore dal 70 d.C. (Vetera dal 71 al 93), Mogontiacum | Confrontare con la XV Primigenia |
XXX |
Ulpia Victrix Pia Fidelis | Traiano | b) Germania Inferiore (Vetera) | 'Vittoriosa' in Dacia |
Per l'occupazione dell'isola, avvenuta nell'anno 43, furono scelte 4 legioni, 3 di stanza lungo il Reno e cioè la II Augusta, la XIV e la XX, mentre del fronte danubiano la IX Hispana era di stanza in Pannonia. Le stesse 4 legioni stavano ancora là all'inizio del regno di Vespasiano, il quale richiamò la XIV per la guerra contro Civile, e questa non vi ritornò, ma probabilmente fu sostituita dalla II Adiutrix. Questa forse fu trasferita sotto Domiziano nella Pannonia. La IX fu sciolta sotto Adriano e sostituita dalla VI Victrix. Le altre due legioni, la II Augusta e la XX, rimasero in Inghilterra dal principio alla fine del dominio romano nell'isola. (Mommsen, I vol., nota pag. 194)
A presidiare il Vallo di Adriano e gli estremi confini settentrionali si sono registrate nell'isola 15 ale di cavalleria, solo 7 coorti milliarie e ben 34 quingenarie (v. L'organizzazione dell'esercito). Tra queste unità figurano ad esempio
Delle 7 legioni che alla morte di Nerone (68 d.C.) risiedevano nelle due Germanie, 5 furono sciolte da Vespasiano; rimasero la XXI e la XXII a cui poi si aggiunsero le 7 o 8 rimastevi a reprimere l'inurrezione (I e II Adiutrix, VI Victrix, VIII, X Gemina, XI, XIII (forse) e XIV. Di esse, finita la guerra, la I Adiutrix fu mandata probabilmente nella Spagna, la II Adiutrix probabilmente in Britannia, la XIII Gemina (se pure questa andò mai in Germania) in Pannonia; le altre 7 restarono, e probabilmente nella provincia inferiore la VI Victrix, la X Gemina , la XXI e la XXII, nella superiore l'VIII , l'XI e la XIV. A queste ultime si aggiunse probabilmente nell'anno 88 la I Adiutrix mandata nuovamente dalla Spagna nella Germania superiore. Che in questa stanziassero sotto Traiano la I Adiutrix e la XI, è provato dall'iscrizione di Baden Baden (Brambach 1666). E' stato dimostrato che la VIII e la XIV andarono in Germania con Ceriales e vi rimasero entrambe per lungo tempo. (Mommsen, I vol., nota pag. 177)
Sotto il legato Q. Acuzio Nerva, che probabilmente fu il console dell'anno 100, e quindi governò dopo quell'anno la Germania inferiore, secondo iscrizioni di Brohl (Brambach, 600, 662, 679, 680) stavano in questa provincia 4 legioni, la I Minervia, la VI, la X Gemina, la XXII Primigenia. Poiché ciascuna di queste iscrizioni ne nomina soltanto 2 o 3, la guarnigione può essere stata solo di 3 legioni se, durando il governo di Acuzio, la I Minerva sostituì la XXII Primigenia trasferita altrove. Ma è probabile che queste 4 legioni siano state contemporaneamente nella Germania inferiore, poiché ai distaccamenti nelle cave presso Brohl non sempre partecipavano tutte le legioni. Queste 4 sono forse appunto quelle che nella riorganizzazione degli eserciti germanici fatta da Vespasiano vennero spedite nella Germania inferiore, tranne la I Minerva, sostituita da Domiziano alla XXI, sciolta probabilmente da lui. (Mommsen, I vol., nota pag. 163)
Qui, verso il 70, stazionavano 2 legioni, la XIII Gemina e la XV Apollinaris, a sostituire la quale, mentr'essa combatteva nella guerra d'Armenia, andò per qualche tempo la VII Gemina (C.I.L., III, p. 482). Delle due aggiunte dopo, la I Adiutrix e la II Adiutrix, la prima agli albori del regno di Traiano si trovava nella Germania superiore e soltanto sotto di lui poté essere mandata in Pannonia; la seconda, di stanza nella Britannia sotto Vespasiano, probabilmente solo al tempo di Domiziano vi fu anch'essa trasferita. Anche l'esercito della Mesia, dopo essersi riunito sotto Vespasiano, con quello della Dalmazia, non comprendeva probabilmente che 4 legioni, cioè tante quante ne aveva avute fino a quel momento ciascuno dei due eserciti, e furono le successive della Mesia superiore la IV Flavia e la VII Claudia, e le successive della Mesia inferiore, la I Italica e la V Macedonica. Le stazioni avanzate per le marce o contromarce dell'«anno dei quattro imperatori» (Marquardt, Staatsverw., 2, 435)), per le quali 3 legioni passarono temporaneamente nella Mesia, non debbono trarre in errore. La terza legione successivamente nella Mesia Inferiore, cioè la XI, stava ancora, sotto Traiano, nella Germania superiore. (Mommsen, I vol., nota pag. 242)
Non è molto chiaro quali fossero le condizioni dei presidi in Siria, dopo che nel 63 ebbe fine la guerra partica. Al termine di essa sette legioni stavano in Oriente, le quattro originariamente sire: III Gallica, VI Ferrata, X Fretensis, XII Fulminata e tre condotte dall'Occidente: la IV Scythica della Mesia, la V Macedonica probabilmente anche di là, invece della quale forse andò nella Mesia una legione della Germania superiore, e la XV Apollinaris della Pannonia. Poiché, oltre a quella, nessuna provincia asiatica era allora occupata dalle legioni, e certamente il governatore della Siria in tempo di pace non aveva più di quattro legioni, l'esercito siro fu allora ridotto a queste forze o dovette esservi ridotto. Le quattro legioni, che in base a questi dati, dovevano rimanere in Siria, erano, com'è naturale, le quattro antiche sire, poiché la III nel 70 aveva marciato appunto dalla Siria verso la Mesia (SVET., Vesp., 6. TAC., Hist., 2, 74) e che le legioni VI, X e XII appartenessero all'esercito di Cestio, appare da IOSEPHUS (Bell., 2, 18, 9, c. 19, 7, 7, 1, 3). Quando poi scoppiò la guerra giudaica, furono all'Asia di nuovo destinate sette legioni, cioè quattro per la Siria (TAC., Hist., 1, 10), tre per la Palestina: le tre legioni aggiunte sono appunto quelle adoperate nella guerra partica, la IV, V e XV, le quali forse allora stavano per ritirarsi definitivamente in Siria, dove in seguito rimasero; invece l'esercito siro cedette a Vespasiano la X, verosimilmente perché essa aveva meno sofferto nella spedizione di Cestio. Inoltre, il legato ebbe la V e la XV. La V e la X legione vennero da Alessandria (IOSEPH., Bell., 3, 1, 3, c. 4, 2); ma che esse siano state prese dall'Egitto, non si può ammettere, non solo perché la X era sira, ma soprattutto perché la marcia da Alessandria a Tolemaide, attraverso il territorio insorto all'inizio della guerra giudaica, non avrebbe potuto essere così descritta da IOSEPHUS. Più logico pensare che Tito sia andato per mare dall'Acaia alla odierna Alessandretta, e abbia condotto di là le due legioni in Tolemaide. L'ordine di partenza potrà aver incontrato la XV in qualche luogo dell'Asia Minore; infatti Vespasiano, per accoglierla, andò per terra in Siria (IOSEPH., Bell., 3, 1, 3). A queste tre legioni con le quali Vespasiano cominciò la guerra, si aggiunse sotto Tito un'altra delle sire, la XII. Delle quattro legioni che presero Gerusalemme, rimasero le due fin qui sire in Oriente, la X nella Giudea, la XlI in Cappadocia, mentre la V ritornò nella Mesia, la XV in Pannonia (IOSEPH., Bell., .7, 1, 3, c. 5, 3).
Augusto spedì in Spagna 3 legioni: IV Macedonica, VI Victrix e X Gemina. La prima venne spostata al Reno in conseguenza del trasferimento dei quarieri militari per effetto della spedizione britannica di Claudio. Le altre due, benché adoperate altrove, all'inizio del regno di Vespasiano, stavano ancora nella loro antica sede, e con esse si trovava la I Adiutrix istituita da Galba (TAC., Hist., 1, 44), in luogo della IV. Tutte e tre furono spedite sul Reno per la guerra dei Batavi e soltanto una ne tornò, poiché nell'anno 88 in Spagna stanziavano ancora due legioni (PLIN., Paneg., 14; cfr. Hermes, 3, 118), di cui una è di sicuro la VII Gemina (C.I.L., II, 2477), già prima dell'anno 79 di guarnigione in Spagna. La seconda dev'essere stata una di quelle tre e probabilmente fu la I Adiutrix, poiché questa, subito dopo l'anno 88, prese parte alle guerre danubiane di Domiziano, e sotto Traiano si trovava nella Germania superiore. La qual cosa fa ritenere che essa sia stata una delle parecchie legioni condotte nell'88 dalla Spagna nella Germania superiore, e che in questa circostanza sia partita dalla Spagna. Nella Lusitania non vi furono legioni.
Suddivisa in 10 coorti (la prima delle quali, la Cohors I detta 'milliaria' perché formata da un numero doppio di effettivi rispetto alle altre nove dette 'quingenarie'), 30 manipoli e 60 centurie, la legione ai tempi di Augusto contava 5.500 fanti e 120 cavalieri (turmae). Venivano arruolati cittadini romani di età compresa dai 17 ai 20 anni che, terminati i 16 anni, o 20 al massimo in caso di guerra, di ferma regolare (col termine di stipendium si indicava un anno di servizio), potevano essere congedati o rimanere sotto le armi per altri 4-5 anni (cioè un quarto della ferma), assumendo in tal caso il titolo di veterani.
Comandante in capo della legione era di norma il 'legato' (legatus legionis), quasi sempre di rango senatorio, coadiuvato da 6 tribuni militari, il primo dei quali di rango senatorio (tribunus laticlavius) fungeva da vice-comandante, mentre gli altri 5 appartenevano all'ordine equestre. I fortilizi dove risiedevano le legioni (castri) erano comandati da prefetti castrorum. L'aquila, affidata ad un aquilifer, era il simbolo più importante della legione. Della sua sicurezza era responsabile il 'primipilo', cioè l'ufficiale più alto in grado tra tutti i centurioni. La carriera del 'primipilo' era aperta ai più alti gradi in ambito legionario, fino a diventare primipilus iterum (equivalente all'aiutante del comandante). Egli poi, una volta congedato, poteva accedere alle massime cariche civili e religiose di governo cittadino, seguendo un percorso già iniziato sotto le armi e stabilito dalla sua estrazione sociale (cursus honorum).
La coorte, guidata da un prefetto, aveva la sua propria insegna affidata appunto ad un signifer. Tra i sottufficiali l'optio era il più alto in grado e assisteva il centurione nel comando. Le centurie erano divise in squadre denominate contubernia in quanto gli 8/10 uomini che la componevano (il numero della centuria variò col tempo ma conservò l'originaria denominazione), alloggiavano sotto la medesima tenda e provvedevano insieme alle necessità quotidiane.
La cavalleria era costituita da alae suddivise in 16 o 24 turmae, in origine di 32 uomini, comandate da decurioni. Analogamente alle coorti, la turma più grande prendeva il nome di 'milliaria' e la più piccola di 'quingenaria'.
Oltre che di coorti ausiliarie autonome formate da provinciali, organizzate anch'esse come le coorti legionarie, l'esercito romano si componeva, soprattutto lungo le frontiere dell'impero (limes), di unità distaccate, tratte da una o più legioni o da reparti ausiliari che, unite nell'insegna che le contraddistingueva, prendevano il nome di vexillationes. La coorte ausiliaria poteva disporre anche di un contingente di cavalleria e in questo caso si chiamava equitata.
Da un documento dell'anno 90 si sa che le milizie ausiliarie nella Germania erano suddivise in 4 ali e 14 coorti. Tra queste ultime la I Germanorum e la coh. I Damascenorum mentre tra le prime l'ala I Flavia Gemina (cioè una doppia ala).
Negli ultimi secoli dell'impero vennero ingaggiati reparti di milizia mercenaria che nella loro componente appiedata si denominava numerus e quella montata cuneus.
Per gli atti di valore il soldato beneficiava del riconoscimento imperiale che si estrinsecava nel conferimento di premi (dona donato) di varia forma: torques (collane), armillae (bracciali), phalerae (medaglioni), coronae vallis, hastae purae ecc. Al termine dei 25 anni di onorato servizio militare, il soldato ausililario riceveva il cosiddetto diploma in cui si attestava il suo stato di servizio svolto ed il conferimento della cittadinanza romana.