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Opera di: Anton Rudolf Otto von Ottenfeld
Periodo 1770-1798
Equipaggiamento della fanteria nel 1770-1798
(Casquets und Infanterie-Armaturen)
Caratteristico di questo periodo il particolare copricapo in uso nella fanteria imperiale fino all'inizio delle guerre napoleoniche. Il "Casquet", o caschetto senza visiera la cui forma ricordava il berretto da fatica allora in uso, era fatto con del feltro nero rivestito alla sommità di pelle morbida e aveva sul davanti un alto risvolto di cuoio robusto su cui era applicata una placchetta di ottone recante il doppio monogramma imperiale, M.T. per Maria Teresa e J.II per Giuseppe II, coreggente e di lei figlio. Nel 1770 la parte superiore della calotta era guarnita da un nastro a cappette di colore bianco (argento per i sottufficiali) e così pure il risvolto frontale. Sul lato sinistro un pompon di lana gialla con tondo centrale nero, retto in alto da sostegno giallo. Tale copricapo era stato dato in prova nel 1765 al reggimento Lacy N° 22 per poi venire adottato, un paio d'anni dopo, da tutta la fanteria, ad esclusione nauralmente dei granatieri che indossavano ancora il berrettone d'orso. Ufficiali e cadetti conservarono il tricorno, almeno fino a che un ordine imperiale del 1789 consentì a coloro che stavano nei ranghi delle compagnie fucilieri di "munirsi di un caschetto d'ordinanza da usarsi negli scontri armati col nemico". I Turchi infatti, contro i quali era nuovamente entrata in campagna l'armata imperiale in quel periodo, attraverso il copricapo riconoscevano da lontano gli ufficiali austriaci che diventavano così bersaglio dei loro fucili.
Nella versione del 1780 il caschetto, al quale era già stato tolto il nastro a cappette, era munito della placchetta col solo monogramma di Giuseppe II dopo la morte della grande imperatrice.
Il fucile raffigurato è l'"Infanterie-Gewehr" modello 1784 riconoscibile per avere tre sole fascette anziché le quattro dei modelli precedenti. Assicurata in vita da una cintura che si affibbiava sul davanti, la sciabola da fanteria, sulla cui lama era scritto "Vivat Maria Theresia", era distribuita col ramo di guardia ai sottufficiali ed alla fanteria ungherese. Ne era priva invece la sciabola in dotazione al soldato semplice della fanteria tedesca.
La grossa giberna con coperchio munito di aquila bicipite era portata a tracolla insieme con lo zaino in pelle di vitello. La prima ricadeva sul fianco destro ed il secondo su quello sinistro in modo che le rispettive tracolle, quella per la giberna larga circa 10 cm, più stretta quella per lo zaino, si incrociassero sul petto. Tutte le bufetterie erano bianche ed ogni militare aveva in dotazione del gesso per provvedere alla loro pulizia.
Nell'immagine compare la borraccia di legno ("Csutera") ed il bastone di nocciolo che, oltre a servire da strumento di correzione, distingueva il caporale dal soldato semplice.
Uniforme del 1790