Esercito del Regno di Sardegna poi Esercito Italiano

Uniformi

Fanteria

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Opera di: Giuseppe Ferrari

Periodo 1849

L'ultima resistenza - Novara 23 marzo 1849

In tre giorni di campagna militare il feldmaresciallo Radetzky stronca ogni velleità di rivincita del re Carlo Alberto che abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele. Con Novara si vanificano tutte le speranze dei rivoluzionari italiani che continueranno a resistere solo a Venezia, ultima roccaforte a cadere.
L'episodio qui raffigurato in un dipinto conservato al Palazzo Carignano di Torino, rievoca la disperata difesa del tricolore, adottato giusto un anno prima, da parte di alcuni ufficiali piemontesi. Gli ufficiali, imbracciato il fucile come dei semplici soldati, difendono con le armi l'onore della Patria e dell'esercito vinto per l'incapacità dei comandi.

La brigata Savona, che include i due reggimenti di fanteria n. 15 e 16, si contraddistingue per il colore bianco del colletto e dei paramani, esattamente come la brigata Regina, ma si differenzia da questa per la mancanza della filettatura dello stesso colore lungo l'orlo della falda. Più a destra si riconoscono due ufficiali della brigata Piemonte (reggimenti n. 3 e 4) che presenta colori distintivi rosso scarlatto.

La tunica di colore turchino scuro è del modello appena adottato, con una sola fila di bottoni, anziché due. In realtà con le disposizioni del 22 agosto 1848 si stabilisce che le "mostre" (le distinzioni colorate) siano cremisi per tutti i reggimenti di fanteria e le maniche "foggiate alla francese", ossia con le pattine a tre punte applicate perpendicolarmente ai paramani. Tale misura sarà poi abolita il 24 maggio 1849 ripristinando le colorazioni dell'Arma o della brigata. Nel dipingere di bianco le "mostre" secondo il vecchio regolamento, l'artista ha voluto porre in risalto un episodio ben preciso di valore e sacrificio legato al reggimento.

Il "keppy", come allora veniva chiamato il copricapo, anch'esso adottato da poco, è di colore cremisi per tutti i reggimenti e presenta la nuova coccarda tricolore con cappietto e pompon. Il cremisi sarà sostituito dal turchino nel dicembre del 1850.

In campagna il cappotto turchino con la vistosa fodera rossa, viene arrotolato rovesciato e portato ad armacollo. Anche in questo caso le esperienze pratiche del 1848-49, porteranno all'adozione di un nuovo cappotto tournon "bigio" con fodera dello stesso colore.

La spada a lama diritta è quella adottata nel 1833 e sarà sostituita da un nuovo modello a partire dal 1855.

La sciarpa azzurra, portata in vita con i fiocchi ricadenti sul fianco sinistro e dietro alla spada secondo l'antico uso, sarà portata a tracolla di lì a poco.